LA STORIA


...dalle Arti Marziali al Karate...

 

L'evoluzione del KARATE ha inizio più di duemila anni fa.

Sin dall' VIII secolo a.c. si hanno notizie di una violenta forma di combattimento senza armi di origine greco-romana, denominata PANCRAZIO (foto a sinistra), che fece anche parte di prestigiosi giochi olimpici dell'epoca.

Questa forma di combattimento, nata in oriente, passò dall'India alla Grecia e da lì a Roma, fino ad arrivare in Persia; per poi tornare, con ulteriori evoluzioni, nuovamente in India. 

L’arte orientale del combattimento a mani nude risale al VI secolo d.c., prima in Cina e poi in Giappone.

 

Si dice che la scoperta dell’utilizzo del proprio corpo come unico mezzo di combattimento, risale a Bodhidharma, un monaco buddhista indiano, il 28° patriarca indiano del Buddhismo Chan (vedi sezione Arti Marziali dal menù a sinistra).

 

In realtà le origini del karate risultano alquanto oscure e ben poco di certo si conosce sulla sua evoluzione fino alle prime notizie certe pervenuteci dall' ISOLA DI OKINAWA.

 

 

 

 

Che cos’è il karate?

 

Il KARATE è un’arte marziale che ha origine in Giappone nel 1700, precisamente presso l’isola di Okinawa, nell’arcipelago Ryukyu, esclusivamente come arte di combattimento difensiva.


La forma di combattimento a mani nude è stata scoperta dai giapponesi durante l’era del mercato di importazione ed esportazione tra Cina e Giappone.


Inizialmente il KARATE si chiamava TODE ossia “mano cinese”. Il metodo di Okinawa, col tempo è stato rivisitato e rimodernato, acquisendo dopo molti anni il nome di KARATE ossia “mano vuota”.

 

"Nel Karate non c'è un primo attacco"

 

Master Gichin Funakoshi

 

 

La storia narra che alla fine del 15° secolo, l’imperatore giapponese, senza dare alcuna spiegazione, decise di eliminare dall’isola ogni tipo di arma esistente, vietandone ovviamente anche l’importazione.

Il fatto che un popolo potesse sopravvivere disarmato in quegli anni sembrava pura follia, tant’è che, nel 1816 Napoleone, nell'udire che vi era un piccolo Paese di nome Okinawa dove il popolo girava disarmato esclamò: "Non riesco a capire come possa esistere un popolo disinteressato alla Guerra..."

 

Ma oggi, ad Okinawa, i più grandi Maestri di Karate ritengono che il divieto per le armi posto dal loro primo Re fu atto di grande saggezza e non di oppressione… probabilmente l‘uso delle armi non li avrebbe resi tali!

 

Per come lo conosciamo oggi, il karate è il risultato di una fusione tra l'antica arte Te del diciottesimo secolo, originaria di Okinawa, le antiche arti cinesi nate nel Tempio di Shaolin, ed altri stili praticati nel sud della Cina come il Tode.

 

Sottolineiamo il fatto che tutte queste arti marziali sono il risultato di uno studio in cui il corpo umano si allena per trasformarsi in qualsiasi arma per l'autodifesa.

Tuttavia lo stile di Okinawa è unico, e tutto ciò che provenisse da altre parti del mondo è stato sempre ritrasformato in modo da amalgamarsi ai principi di combattimento di Okinawa.

 

Alla sua nascita il karate servì ai nativi dell’isola per potersi difendere da possibili prepotenti attacchi aristocratici.
Ma i contadini non furono i soli a preparare colpi di autodifesa. Infatti, nell’isola sorsero diversi stili, tutti nati e praticati in gran segreto: i nobili impararono e svilupparono l'arte del combattimento a mano nuda, il cosiddetto Te, mentre i contadini ed i pescatori iniziarono a sviluppare l'uso di armi che nascevano dal loro mondo del lavoro; falci, falcetti, bastoni per la mietitura e la pulitura delle sementi, briglie per cavalli, attrezzature come l’attuale nunchaku, e persino remi da barca divennero ben presto armi letali.

 

L'arte dei contadini, i quali utilizzavano gli attrezzi da lavoro come armi di difesa, si è sviluppata nell'attuale arte marziale del KOBUDO. Contrariamente, l'arte dei samurai, priva di armi, è l'attuale KARATE.

 

Infatti, il Karate è un arte marziale senza l'ausilio di armi, questo ci fa capire che la provenienza della nostra arte deriva dai samurai, i quali, in gran segreto hanno provveduto a creare un'arte di combattimento difensiva trovandosi privi di armi.

 

 

 

Una volta che il karate si diffuse, nel 1800 nacquero le varie scuole di pensiero.

Ogni Maestro personalizzava la propria arte, facendo nascere diversi stili.

L'arte praticata dalla scuola Taiyou Shinden è lo stile Shotokan, fondato dal M° Gichin Funakoshi.

 

Lo stesso Funakoshi è considerato il fondatore del Karate moderno, quello studiato oggigiorno nelle diverse scuole di karate, indipendentemente dallo stile praticato.

 

Il 1921 è l'anno che da inizio al Karate moderno.

 

Piano piano quest'arte si diffonde anche nelle scuole e nelle università del Giappone, sempre grazie al Maestro Funakoshi.

Sensei Hiroshi Shirai
Sensei Hiroshi Shirai

Dopo la diffusione del Karate di Gichin Funakoshi su tutto il territorio giapponese, esemplare è la “colonizzazione” occidentale da parte del Giappone: Enoeda in Inghilterra, Kase in Francia, Shirai (foto a sinistra) in Italia sono i grandi maestri che hanno permesso lo sviluppo e la diffusione del karate nel mondo.


Grazie alla nascita della sportività del karate, e grazie alla fusione tra il mondo orientale e quello occidentale riportata all’interno della disciplina, quest’arte è in continuo sviluppo.


Il Karate oggi è  una vera e propria disciplina sportiva, che prevede l'uso degli arti superiori e inferiori senza l'ausilio di armi, seguendo esattamente la finalità per la quale è stata creata.


Escludendo il lato sportivo-agonistico, lo scopo del karate non è la vittoria nel combattimento, ma il raggiungimento del perfezionamento sia della tecnica esecutiva sia di un equilibrio interiore della persona.

 

 

Il KARATE è EDUCAZIONE PSICOLOGICA, SOCIOLOGICA, MOTORIA E SPORTIVA!

Il Karate è uno Stile di Vita…

 

 

 

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