Di cosa si tratta?
La pratica della difesa personale è uno strumento utile per poter affrontare ogni situazione di pericolo che oggigiorno risulta essere un problema costante.
L’allenamento tecnico-fisico derivante dal settore delle discipline marziali si lega profondamente a quello di carattere socio-psicologico. Attraverso questa fusione è possibile dare vita ad una concezione pratica e realistica di ciò che può simboleggiare la DIFESA DI SE’ STESSI!
Un CORSO DI AUTODIFESA si prefigge lo scopo di offrire ai praticanti una possibilità in più!
Per ottenere un buon risultato è necessario acquisire l’apprendimento di alcune tecniche di base di autodifesa, ma soprattutto è utile conoscere e comprendere gli aspetti psicologici inerenti un’eventuale aggressione.
Per realizzare un prospetto realistico, analizziamo prima di tutto come nasce un’aggressione:
PERCHE’ UN AGGRESSORE DOVREBBE ATTACCARMI?
MOTIVAZIONI PSICOLOGICHE COMUNI DEI VIOLENTATORI
Non c'è un solo motivo al perché avvengono le aggressioni; il più delle volte si tratta di disturbi emotivi, lussuria, voglia di dominazione, rapina… Partendo dalla motivazione che li spinge ad agire, gli aggressori possono essere classificati in tre categorie:
PER RABBIA : E' un modo per manifestare e scaricare intense sensazioni di ira, disprezzo, e frustrazione. Durante l'assalto viene impiegata molta più forza fisica di quanta ne sarebbe necessaria per sopraffare la vittima. L'aggressione appare più impulsiva che premeditata. Egli si avvale della propria forza scagliandola contro la propria vittima per colpire psicologicamente l’effettiva persona causa dei sui problemi emotivi.
PER DOMINAZIONE : Impiega la forza necessaria per sopraffare la sua vittima e controllarla. L'aggressore tenta di porre la vittima in una situazione in cui essa potrebbe avere difficoltà a resistergli e ciò gli procura una sensazione rassicurante. In realtà egli compensa sentimenti di incapacità, vulnerabilità, debolezza ed impotenza, ciò significa che è insicuro del proprio corpo e delle proprie capacità. L'attacco è di solito premeditato, e ciò lo porta a scegliere una vittima remissiva, debole e possibilmente accondiscendente.
PER OPPORTUNISMO : La ragione più comune di un'aggressione sessuale è la possibilità.
Frequentemente tali aggressioni vengono compiute durante la perpetrazione di un altro crimine (p.e., furto, rapina, etc.). Quando si dice “l’occasione fa l’uomo ladro”. Fortunatamente quest’ultimo è il motivo di aggressione più diffuso, significa che l’aggressore non ha reali problemi psichici, bensì è una persona che vuole “sfogarsi” ed egli non potrebbe trovare sfogo se non gli venisse dato modo di agire!
Inoltre l’aggressore può essere sia uno sconosciuto che una persona familiare.
Reagire contro uno sconosciuto risulta molto più facile: il soggetto è maggiormente individuabile e si utilizzano subito comportamenti più accorti, inoltre le nostre reazioni contro di lui potrebbero non comportare propri reali danni psichici, o quanto meno non gravi.
Contrariamente, se l’aggressore è una persona conosciuta, la situazione che potrebbe crearsi non è preventivata da parte nostra, cogliendoci impreparati.
...PER LE DONNE...
Fortunatamente l’aggressore dei nostri giorni è colui che va a cercarsi la vittima, la seleziona fra tante e premedita su chi e come attaccare.
Si cita “per fortuna” poiché tale aggressore è colui che non vuole rischiare, colui che cerca la vittima facile e non ha intenzione di combattere, né di sprecare molto tempo. Cerca il “codice bianco”, che sta a significare la persona isolata, impaurita, quella più vulnerabile e debole.
È stato riscontrato che donne che hanno stupito il proprio tentato aggressore con colpi feroci e decisivi lo hanno fatto fuggire in ritirata!
Le donne pur essendo meno forti e più vulnerabili degli uomini, dispongono di risorse aggressive sufficienti a scoraggiare e demotivare un potenziale aggressore.
Gesti tecnici competenti ed opportuni di protezione e difesa sono messaggi con cui la vittima comunica ad un maldestro aggressore che si è compromesso inutilmente, che non otterrà impunemente quello che pretendeva di estorcere, che sta lasciando dietro di se ematomi ed escoriazioni che sono la più plateale delle prove a suo carico, che sta perdendo tempo inutilmente e che gli conviene desistere dall’attacco e dileguarsi anticipatamente.
LA PREVENZIONE
La nostra arma più efficace è il cervello.
Se impariamo a comprendere come reagire alle situazioni di crisi, questa nostra conoscenza si concretizzerà utile in un momento di pericolo, e ci aiuterà a mantenere la calma necessaria per formulare una determinata risposta a quella determinata situazione.
Per prima cosa bisogna assumere l'atteggiamento mentale di avere il diritto di proteggere se stessi.
Il nostro corso di difesa personale è mirato all’insegnamento di risposte veloci ed efficaci, da utilizzare in quelle situazioni che potrebbero rivelarsi “disperate”, adottando una risposta fisica mettendo fuori combattimento l’avversario a colpo sicuro, da infliggere un danno sufficiente a bloccarlo ed avere il tempo di fuggire.
Tutto questo è vero, ma…
se noi riuscissimo preventivamente a percepire i primi segnali di attacco, potremmo non essere mai selezionati in qualità di vittime. Come? Assumendo un atteggiamento sicuro!
La forza mentale è più efficace della forza fisica!
La vera forza che porta a reagire è la forza mentale, che permetterà poi l'utilizzo della fisicità.
La nostra forza mentale, in una situazione di pericolo, è quella di riuscire a sfruttare la nostra paura trasformandola in energia positiva; questo ci permetterà di reagire istantaneamente ed efficacemente,
invece di restarcene immobilizzati dalla paura.
Ma la vera prevenzione è l’atteggiamento che assumiamo ancor prima che il pericolo abbia inizio :
se stiamo camminando in una strada poco battuta e siamo nel bel mezzo di una conversazione telefonica, non avremo la lucidità sufficiente per poterci rendere conto quanto il pericolo potrebbe essere alle nostre spalle; se la nostra camminata evidenzia perfettamente l’esemplare di “una donna soprapensiero”, allora saremo la vittima facile.
contrariamente, se il nostro atteggiamento dovesse rivelarsi, a prima vista, quello di una persona sicura, consapevole di ciò che ci sta intorno e del pericolo dietro l’angolo, e se riuscissimo a far trapelare di sapere ciò che il maleintenzionato ha in mente, ogni eventuale aggressore ci penserebbe due volte prima di fronteggiarci!
Con questo non si vuole dire di vivere nella paura ogni momento della giornata, ma al contrario, VIVETE CON SERENITA’, perché VOI siete consapevoli di come si pone l’immagine nemica degli aggressori!
Ricordiamoci che il fine dell’apprendimento e della conoscenza delle tecniche di colluttazione fisica è il non doverne mai far uso.
La loro utilizzazione deve avvenire solo in conseguenza dell’insuccesso delle tecniche di dissuasione relazionali.
Per concludere: LE FASI DI UN’AGGRESSIONE
Siamo nel bel mezzo di una situazione di pericolo!
Innanzitutto è necessario percepire la situazione in cui ci si trova,
capire in quale modo si sta sviluppando l’azione,
e trovare immediatamente un modo per evitarla.
Ovviamente la nostra strategia deve variare in base alla problematica:
scippo, rapina, aggressione, sequestro, stupro…
Come punto di partenza dobbiamo avere la consapevolezza della asimmetria che vede
generalmente l’aggressore più forte della vittima e comunque incline alla violenza…
In questa situazione noi non dobbiamo essere da meno!
La nostra reazione dovrà essere immediata, contundente, determinata e risolutiva.
Dobbiamo assumere il così detto KILLER INSTINCT (letteralmente istinto omicida).
È la situazione psicologica che ci permette di affrontare
al meglio e nel modo corretto lo scontro.
Non vuol dire nutrire odio nel prossimo e provare piacere nel farlo soffrire.
È il termine con il quale ai corpi speciali viene spiegato il concetto di istinto di sopravvivenza:
non tirarsi mai indietro di fronte alle difficoltà.
Dobbiamo essere preparati alla situzione, non solo con il corpo…
È la mente che guida il vostro corpo!
E’ l’aggressore che ha scelto la vittima,
ha valutato l’attacco come conveniente per lui,
ha scelto il luogo ed il tempo a lui più favorevoli.
Ora noi dobbiamo pensare ai limiti che ci siamo imposti,
cioè lo “spazio di nostra proprietà” che lui non deve superare!
NOI ABBIAMO TUTTO IL DIRITTO DI DIFENDERCI!
Bisogna maturare la consapevolezza del proprio valore, il non doversi lasciar intimidire, la capacità di scoraggiare l’aggressore prima che si sia compromesso e di quella destrezza fisica che consenta alla vittima di una aggressione di sottrarsi ad essa subendo il minor danno possibile.
Ora sono in pericolo… PERCHE’?
Il primo suggerimento per non cadere in una situazione pericolosa è quello di non sottovalutare mai nessuno; non è necessario vivere nella paranoia, ma semplicemente assumere di default un atteggiamento attento e rispettoso nei confronti di tutti, e senza dare nulla per scontato. Sebbene, molte volte non è la nostra disattenzione o un’involontaria provocazione a scaturire un’aggressione, bensì ci si potrebbe trovare di fronte a persone intenzionate a fare del male. Ed è proprio in questo momento che nasce la DIFESA PERSONALE.
LA MIA REAZIONE
Ricordiamoci che “LUI” non ci darà una seconda opportunità!
Ogni nostra azione non risolutiva servirà solo a lui per alimentare la propria rabbia e infliggerla nei nostri confronti! La spontaneità delle tecniche è la cosa più difficile da assimilare, però indispensabile quando si ha a che fare con un' aggressione da strada.
In ogni caso non saremo mai spacciati: NOI siamo dotati di mind-set, cioè la nostra preparazione mentale, ovvero la determinazione e l'autocontrollo…
quando la situazione lo richiede e non ci sono altre alternative dobbiamo agire, senza stare troppo a pensare, fronteggiando la situazione di pericolo, ricordandoci che ogni nostra reazione immediata ed aggressiva può solo salvarci! Se scelgo di difendermi, sono in grado di farlo!
DIFESA PERSONALE:
strumento con cui sorprendere un aggressore
e metterlo in condizione di non nuocere ulteriormente,
guadagnare quei secondi che consentono di mettersi in salvo.
Questo corso, tenuto dal Maestro Angelo Pisoni 5°dan, con l'ausilio degli allenatori Ilaria Pisoni c.n. 3° dan e Daniele Bugatti c.n. 3° dan, si pone come scopo principale l'insegnamento della difesa del proprio corpo da attacchi altrui.
Tale modello di difesa personale deriva dal karate-jitsu, arte di studio e di conoscenza del Maestro Pisoni, e sviluppa tecniche di difesa e contrattacco praticabili da chiunque, senza il bisogno di conoscere a fondo le discipline marziali.
Infatti, tutti i corsi che il nostro Team tiene periodicamente in diversi Comuni o Enti, sono rivolti a tutte le persone, di sesso femminile di qualsiasi età, che vogliono avvicinarsi ad una disciplina marziale per imparare come potersi difendere da eventuali offese subite.
Questo corso non detiene fini sportivi, se non una breve preparazione motoria distribuita in una fase primaria di riscaldamento per effettuare in modo migliore le tecniche che si andranno ad attuare.
Esso conserva i seguenti scopi principali:
È molto importante sottolineare che il corso non si pone il fine di insegnare a generare violenza.
La difesa personale comprende sia tecniche fisiche per la difesa dalle aggressioni, sia un profondo lavoro psicologico; per questo motivo, a supporto del M° Angelo Pisoni è presente l'istruttrice di karate Ilaria Pisoni, la quale, laureanda in Comunicazione e Società (corso di laurea che propone come principali materie scientifiche sociologia e sociologia della comunicazione, nonché psicologia e psicologia cognitiva), sosterrà le partecipanti a percepire come affrontare mentalmente una possibile aggressione e la relativa difesa.
Dunque possiamo elencare le attività che propone il corso per migliorare il proprio status di autodifesa:
Per ogni differente modello di aggressione verranno esaminate diverse e molteplici modalità di difesa e di contrattacco, per permettere all'eventuale vittima di assumere maggiore sicurezza del proprio corpo e permettergli di imparare a sfuggire e sottrarsi ad ogni situazione di pericolo.
LA DIFESA PERSONALE è un metodo di prevenzione adatto a tutti che, a differenza delle tecniche di arte marziale e del loro allenamento, ha le seguenti caratteristiche:
CORSO DI KARATE
E DIFESA PERSONALE
PER ADULTI
Martedì e Giovedì
dalle ore 18.30 alle ore 20.00
presso la Palestra della Scuola Primaria "Tarra"
Via Carroccio - Busto Garolfo (MI)
PER AVERE MAGGIORI INFORMAZIONI
VISITA IL SITO
OPPURE CONTATTA ILARIA AL N. 333/2474628